domenica 20 ottobre 2013

EMIGRAZIONE MESSICANA NEGLI STATI UNITI

Introduzione

MESSICO E TEXAS
Il Messico è una federazione che si estende per tutto il confine meridionale degli Stati Uniti d’America, tra i due oceani. A Ciudad Juárez la linea frontaliera comincia a seguire il corso del Rio Bravo, Rio Grande per i texani, fino alla foce nel Golfo del Messico. I migranti vi si raccolgono in attesa di attraversare il confine. A causa del narcotraffico, è considerata una delle città più violente del pianeta, con il record di 2500 omicidi nel 2009. A Ciudad Juárez sono sparite 4500 donne negli ultimi vent’anni, molte giovanissime, e alcune bambine, fra i corpi ritrovati segni di torture e mutilazioni che fanno pensare a riti di iniziazione delle bande di narcotrafficanti e a commerci di materiale pornografico o di organi. Le violenze per le persone in attesa di partire continuano all’interno delle maquiladoras, le fabbriche di manufatti dove i diritti dei lavoratori sono pressoché inesistenti.
Dall’altro lato del fiume Rio Bravo si estende la parte statunitense di questa grande conurbazione binazionale: la città texana di El Paso.

Fonte Wikipedia Conurbazione Juarez - El Paso

Se si vogliono capire i motivi della continua immigrazione messicana negli USA nonostante gli enormi pericoli da affrontare nell’attraversamento della frontiera, si deve riflettere su un dato: le popolazioni latino-americane sono in media molto giovani. Nel 2011 quasi il 55% dei cittadini messicani aveva meno di trenta anni, e fra questi la maggior parte apparteneva alla prima fascia d’età (0-14); solo il 23,5% superava i quarantacinque anni (6,8% 60-74 anni; 2,8% oltre i 75). La grande energia di questi ragazzi va di pari passo con la drammatica mancanza di prospettive di vita e di lavoro in diverse regioni del paese che vedono una forte sperequazione della ricchezza.

Fonte: Sparatoria a una festa massacrati 13 studenti - Repubblica.it  http://www.repubblica.it/esteri/2010/01/31/news/messico-morte-2145997/


Accesso 20/10/2013

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